Lo spettacolo “Due Destini” ci porta ogni giorno tante nuove soddisfazioni, tante gratificazioni. Vogliamo condividere con voi quello che che ci dicono dello spettacolo e così pubblichiamo ciò che hanno scritto una ginecologa ed una ostretica che operano per medici con l’africa #cuamm e sono state nostre ospiti a Bergamo.
Se avete voglia leggete e se volete condividete! “Msgana” (in etiope Grazie)
“Spettacolo teatrale Due destini.
Domenica 13 maggio 2017. Festa della mamma. Parrocchia di Loreto, BG
Due destini, segnati dalla nascita in due continenti, L’Europa e L’Africa.
Conoscevo a grandi linee il testo su cui si basa lo spettacolo, ma assistervi è stata una sorpresa.
Il sentimento dominante è stato lo stupore di fronte alla capacità dell’Attore di interpretare non solo i vissuti di una donna incinta che sente crescere la propria creatura dentro di sé, e che dialoga con questo essere nascente, ma anche quelli del bambino che sta crescendo nella pancia della mamma e le parla, con modalità diverse da una parte e dall’altra del mondo, ma con le stesse richieste d’amore e di protezione.
Interessante per me Neonatologa, questa stupefacente capacità di immedesimazione di un uomo (l’Attore) nei panni di una donna incinta, atto creativo destinato dalla natura alle sole donne. Altri Autori hanno provato , Erri De Luca nel suo libro “ in nome della madre” con analoghi, sorprendenti risultati.
Drammatica la nascita del bambino in Etiopia, felice la nascita della bambina in Europa.
Grande capacità di sdrammatizzare dell’Attore, la sua recitazione accompagnata da musica creata magistralmente dal vivo, evocativa e dolce, e da luci d’atmosfera.
Un sottofondo imprevisto, per nulla inopportuno, è stato la risata “a garganella” di un bambino di 2-3 anni, spettatore felice con la mamma, che ha saputo cogliere la gioia di vivere, trasmessa empaticamente dall’Attore.
La storia procedeva a ritmo sostenuto con la crescita dei due bambini nelle rispettive realtà: la realtà etiope evocata, per me che ho l’Etiopia nel cuore, in modo toccante dalla musica, dalle luci e dalla evocazione dei colori, il rosso della terra, il celeste del cielo, struggente…..
Il tema della malattia, il morbillo, malattia infettiva da cui si può guarire in Europa, di cui si muore in Etiopia; la scuola, un diritto da noi, una conquista per i bambini Etiopi, e ancora l’adolescenza e la vita adulta.
Temi trattati sempre con discrezione, sobrietà, mai pietismo ma tanta, tanta dignità.
Tutto questo in forma di monologo senza interruzioni della durata di un’ora circa, che ti prende da subito per lasciarti alla fine senza fiato, emozionato, toccato nel cuore.
Uno spettacolo adatto ad adulti e bambini che offre spunti di riflessione e approfondimento, utile non solo ai singoli, ma anche ad educatori ed insegnanti per affrontare con “grazia” temi così scottanti e vitali come la vita, la morte, il diritto di tutti alla salute, alla istruzione, alla costruzione di un progetto di vita, alla realizzazione della propria felicità.
Spettacolo dedicato a Medici con l’Africa CUAMM, al lavoro silenzioso ma efficace dei Medici di questa Associazione che, come ha sottolineato l’Attore, sono più bravi a far nascere i bambini che a farsi pubblicità”.
Alessandra Ometto”