Due Destini fa parlare, piano piano, ma chi lo vede ne rimane legato.
ecco ciò che ha detto dello spettacolo Mario Ferrari, collega ed amico di Pandemonium Teatro
“Tempo fa vidi lo spettacolo “Due destini”, in un teatro parrocchiale alle porte di Varese, dove svolge una intensa e preziosa attività la compagnia Intrecci Teatrali, diretta da un talentuoso attore, Andrea Gosetti, di cui sarei diventato anche amico. Mi colpì molto: la storia portata in scena mi sembrò al contempo potente e semplice, diretta ma senza nascondere le complessità, poetica, drammatica in alcuni passaggi, ma anche divertente e ironica. Sempre avvincente, mai banale e, se posso esprimermi così, “molto piena”, densa di commozione e sentimento ma non di sentimentalismo appiccicoso.
Una storia per tutta la Famiglia, grandi e bambini (da sei anni in su), che racconta la vicenda parallela di due mamme, di due nascite, di due vite. Una nella nostra Europa, con i suoi problemi, certo, ma anche le sue comodità, le sue conquiste sociali, i suoi diritti, il suo welfare… una in Africa, in un villaggio dove manca tutto, dove “uno di noi” dopo pochi giorni desidererebbe scapparsene con qualsiasi mezzo.
Le due vite che hanno iniziato il loro cammino vengono raccontate e interpretate parallelamente, come dicevo, mettendo in continua relazione gli accadimenti della crescita della bimba in Europa, del bimbo in Africa. Crescono, resistono (soprattutto uno dei due!), si affacciano all’età adulta… e succedono delle cose che qui non racconterò, rovinerei tutto. Però vorrei tanto contagiare il lettore nella curiosità di vedere come va a finire ‘sta storia, perché gli ultimi passi che i nostri protagonisti faranno sono sorprendenti, spiazzanti, faticosi e preziosi: perché troveranno la Felicità in un modo che proprio non ti aspetteresti.
E questa Felicità, generata dall’Amore, ci rimanda a chi ha dato vita, anche -a volte- perdendo la propria. Questo spettacolo (e il libro che lo ha ispirato) è un naturalissimo e spontaneo atto d’Amore, senza fronzoli, senza leziosità, senza infingimenti e ipocrisie.”
M.Ferrari – Pandemonium Teatro