pensieri notturni, pensieri di un silenzioso spazio, come quello di un teatro vuoto!
Nel vuoto della sala, dopo lo spettacolo, nel silenzio, prima di uscire nel mondo hai la speranza che la gente sia uscita da lì con la voglia di una conoscenza maggiore!
Il teatro può fare questo!
Dannatamente bello, dannatamente forte!
un’ancora forte per la società! Se più gente si aggrappasse e se più storie venissero raccontate!
Penso a noi che facciamo questo mestiere… penso lo facciamo perché davvero il teatro ci salva! Da cosa? da un bailamme che non ci appartiene e lo gridiamo nella speranza che qualcuno senta, anche se fondamentalmente lo diciamo a noi stessi perché a noi la vita piace viverla in tutte le emozioni che ci propone! Anche se ci possono far male!
siamo gli equilibristi dell’anima
Non ci interessano i mille discorsi futili ma non perché ci sentiamo di un altro pianeta semplicemente perché sono davvero futili e la gente preferisce perdersi in questi piuttosto che in altro! “…la vita è già di per se pesante…” si sente dire, ma che scusante è?
La bellezza è diventata effimera. L’interesse è diventato effimero. Le cose sono diventate effimere!
allora caro teatro grazie per questo dono e per farci diventare più emotivi ed emozionati del e dal bello!
penso all’ultimo provatorio, scomodo, diretto spettacolo che ho visto (cous cous klan di carrozzeria Orfeo ) e penso quanto sei forte e potente caro teatro, ti prego non lasciarci mai!
sei l’ancora di salvataggio dell’anima! E allora posso dire quanto sia bello starsene li chiusi, protetti dalle tue mura, dalla tua immensità, dal tuo silenzio!
Dovrebbero entrare più persone in teatro, dovrebbero respirare più persone la vita che cova in ognuno di noi!